Che Cos'è il Raffrescamento Adiabatico?
Il raffrescamento adiabatico, definito anche come evaporativo, è utilizzato sempre di più per il rinfrescare edifici di grandi e medie dimensioni. Il principio base che sfrutta è conosciuto in diversi modi fin dai tempi antichi e solo oggi si è trasformato grazie all'avvento dell'elettricità.
Perché scegliere il raffrescamento adiabatico?
Innanzitutto, il raffrescamento adiabatico è una scelta ecosostenibile ed economica che utilizza pochissima energia elettrica, a differenza dei condizionatori (per di più inquinanti).
La quantità di elettricità che si utilizza nel raffrescamento adiabatico è minima e sfrutta un processo naturale che permette di fornire un raffrescamento senza utilizzare alcuna sostanza chimica o alcun liquido refrigerante.
L'energia elettrica utilizzata serve esclusivamente per il funzionamento di un ventilatore e di una pompa di distribuzione dell'acqua. Il raffrescamento adiabatico o evaporativo permette di raffrescare l’aria attraverso un procedimento che si trova in natura e che spesso nella storia dell'uomo è stato utilizzato: l'evaporazione dell'acqua ha la capacità di diminuire la temperatura dell'ambiente.
Il procedimento del raffrescamento adiabatico è utilizzato nei raffrescatori evaporativi, che sfruttano le proprietà del ghiaccio e dell'acqua arrivando a rinfrescare l'ambiente senza alcun impatto, sia che si tratti di un ambiente domestico che di quello industriale.
Cosa significa il termine adiabatico?
In fisica, il termine adiabatico indica un processo o la trasformazione delle variabili come pressione, temperatura e volume, passando da uno stato fisico ad un altro, in questo caso da quello liquido a quello gassoso, senza scambi di calore con l'ambiente prossimo al sistema.
Sono due i tipi di processi realizzabili con buona approssimazione, essendo sistemi che solo idealmente possono arrivare a conclusione. Il primo processo è quello dell' espansione adiabatica, dove il sistema termodinamico si mette in moto a spese dell'energia interna al sistema causando il raffreddamento.
La compressione adiabatica è invece il procedimento contrario e permette l'aumento dell'energia interna andando a riscaldare il sistema.
I procedimenti adiabatici possono avvenire in tempi molto rapidi, in sistemi molto isolati da quello che è l'ambiente circostante, in sistemi che hanno un'elevata capacità termica, ed infine quelli che avvengono a una temperatura simile a quella dell'ambiente limitrofo.
Da cosa dipende la buona realizzazione del raffrescamento adiabatico?
L’efficienza del sistema di raffrescamento adiabatico innanzitutto non va confusa con il metodo del raffrescamento ottenuto attraverso condizionatori che producono tale effetto grazie a sostanze chimiche, come il fluido refrigerante in un circuito chiuso o ermetico. Il buon risultato del processo naturale, invece, dipende dalle condizioni di temperatura e dalla percentuale di umidità relativa dell'aria esterna e dal grado di saturazione, che si ottiene attraverso la macchina di raffrescamento che viene utilizzata.
Più saturazione avremo e più sarà positivo il risultato che si otterrà, con un maggiore raffreddamento dell'aria in uscita dal raffrescatore verso il locale da rinfrescare.
Perché scegliere i raffrescatori FLOW?
I raffrescatori portatili FLOW, mobili o fissi, utilizzano il raffrescamento adiabatico, che attraverso il metodo naturale dell’evaporazione permette di risparmiare in bolletta alla voce corrente elettrica e anche in materia ambientale, essendo una forma di ventilazione pura, se non per l'energia che mette in moto il ventilatore per creare sollievo e diminuzione della temperatura negli ambienti.
I raffrescatori FLOW sono in grado di rinfrescare più di 250 mq, in spazi lavorativi di piccole dimensioni o anche su macchinari. Sono facili da utilizzare e da trasportare e possono essere impiegati anche nelle zone esterne in ambienti con finestre e porte aperte. In ordine crescente in base alle dimensioni, il primo modello è il FLOW 10, seguito dal FLOW 15 e dal FLOW 20, prodotti che si differenziano in base alla portata d'aria, alla superficie raffrescata, alla potenza e consumo, alle dimensioni del serbatoio d'acqua, al consumo di acqua, alla rumorosità, al peso netto e a regime, oltre che alle dimensioni. Le stesse caratteristiche le ritroviamo anche nei raffrescatori evaporativi FLOW fissi, nei modelli FLOW CUBE 20, FLOW CUBE 20 SIDE e FLOW CUBE 30 INVERTER, in abbinamento a sistema di protezione dal rischio di sovraccarico e quadri di controllo LCD a parete con telecomando.