In presenza di aria condizionata effetti collaterali come mal di testa, mal di gola ed esposizione maggiorata ai virus sono all'ordine del giorno. Scopri perché il raffrescamento evaporativo è l'alternativa ideale per chi desidera ottenere un clima piacevole e salutare.
Negli ambienti raffreddati tramite aria condizionata, effetti collaterali e rischi per la salute vengono troppo spesso sottovalutati esponendo le persone alla possibilità di incorrere in malesseri fastidiosi o, peggio, aumentando le possibilità che contraggano patologie anche gravi.
Di seguito tracciamo una panoramica sulle tre questioni più importanti tra i fattori da valutare prima di optare per un sistema di climatizzazione come l'aria condizionata.
Tra le persone che frequentano a lungo negozi e uffici il mal di testa da aria condizionata è purtroppo molto diffuso. Si parla di "cefalea da freddo" poiché il malessere è dovuto proprio alle temperature eccessivamente basse raggiunte dai getti d'aria immessi nell'ambiente dal climatizzatore.
Il mal di testa da aria condizionata può durare da poche ore a diversi giorni e rappresenta uno degli effetti collaterali più sgradevoli della climatizzazione tradizionale: optando per un'alternativa naturale come un raffrescatore evaporativo, infatti, questo pericolo viene evitato grazie all'assenza di shock termici aggressivi.
L'aria condizionata tende a seccare l'aria condensandola sullo scambiatore ed emettendo un flusso freddo con un tasso di umidità inferiore rispetto a quello ideale per l'organismo umano.
È proprio per questo motivo che incontriamo spesso, in presenza di aria condizionata, effetti collaterali come irritazione a livello degli occhi, fastidi alla gola e sensazione di bocca asciutta che in caso di esposizione prolungata possono anche trasformarsi in congiuntivite e bronchite.
D'altro canto, adottando il raffrescamento evaporativo come alternativa al condizionatore si può assicurare all'ambiente il tasso di umidità ideale per il benessere.
Il rapporto tra aria condizionata e allergie, ma anche tra climatizzazione tradizionale e virus, è purtroppo notevolmente negativo.
Iniziamo dalle allergie: durante l'utilizzo all'interno dei filtri dell'aria condizionata si accumulano polveri, acari e pollini che creano un ricettacolo di allergeni. Inoltre, dal momento che i soggetti allergici vedono peggiorare i propri sintomi in caso di mucose secche, la scarsa umidità concessa dai climatizzatori ha un impatto negativo. Al contrario, un sistema di raffrescamento evaporativo mantiene il tasso di umidità ideale mentre trattiene le particelle aerotrasportate e il pulviscolo atmosferico.
Passando alla diffusione degli agenti patogeni, invece, è bene ricordare che mentre l'aria condizionata espone al continuo ricircolo di aria potenzialmente contaminata (e ricca di CO2, che aumenta la concentrazione di aerosol) il raffrescamento evaporativo ricambia continuamente l'aria garantendo una ventilazione costante.
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